Madonna della Pace
1482
Il 18 ottobre del 1482 tra gli abitanti delle due comunità di Albisola e Stella (SV) si svolse una violenta lite e si arrivò ben presto all’uso delle armi. Il motivo del contenzioso fu legato per lo più ai confini territoriali e del pascolo e, come descrivono numerosi documenti dell’epoca, cercarono di sedare l’imminente rivolta le più alte cariche politiche e religiose dell’epoca. I tentativi di pacificazione avviati dai due podestà di Savona e Varazze, dal Senato della Repubblica di Genova e dal vescovo di Savona furono totalmente inutili tanto che le due comunità arrivarono alla scontro armato diretto.
Secondo la tradizione orale, tramandata ancora oggi, sul campo di battaglia apparve però all’improvviso all’orizzonte una nube luminosa e nel mentre si udì per tre volte, da una “voce dolcissima” come racconta la leggenda paesana, la parola “Pace”. Le due comunità che videro nel fatto un “intervento miracoloso” della Vergine Maria cessarono la battaglia e le ostilità, giurando e mantenendo nel tempo la pace tra i borghi vicini.
Sul luogo del presunto evento miracoloso fu edificata in seguito una piccola cappella, corrispondente all’odierna cripta del santuario, e nel 1578 fu edificato l’attuale edificio per il continuo afflusso di devoti intitolandolo proprio alla Madonna della Pace.
Il santuario verrà consacrato dal vescovo della diocesi di Noli il 22 ottobre del 1716. Poco dopo la sua edificazione la sua gestione fu affidata prima al clero secolare, in seguito ai Conventuali Riformati, congregazione riformata dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, e dal 1628 al 1805 fu invece proprietà dell’Ordine di Sant’Agostino. A partire da tale data, dove la Liguria subì la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, la chiesa divenne proprietà del Comune di Albisola che nel 1820 affidò l’edificio religioso agli Osservanti Riformati di San Francesco d’Assisi.
Tra il 1884 e il 1907 contrasti tra l’ordine religioso francescano e il Comune porteranno i primi a lasciare il santuario e affidando pertanto la struttura ai Redentoristi fino al 1914; da tale data il santuario viene abbandonato da quest’ultimi divenendo così luogo di rifugio dei profughi della prima guerra mondiale dalle terre irredente.
Al termine del primo conflitto bellico, nel 1919, la proprietà passò ai Padri Dehoniani che stabilirono al santuario la sede del locale convento e del loro noviziato per aspiranti religiosi e missionari.
Preghiera semplice
O Signore
fà di me un strumento della tua pace
dov’è odio ch’io porti l’amore
dov’è offesa ch’io porti il perdono
dov’è discordia ch’io porti l’unione
dov’è dubbio ch’io porti la fede
dov’è errore ch’io porti la verità
dov’è disperazione ch’io porti la speranza
dovè la tristezza ch’io porti la gioia
dov’è tenebra ch’io porti la luce.
Oh! Maestro fà ch’io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare
di essere compreso quanto di comprendere
di essere amato quanto di amare.
Poichè è dando che si riceve
perdonando che si è perdonati
morendo che si rinasce a Vita Eterna.
(S. Francesco d’Assisi)