Archivio | 18 giugno 2024

18 giugno: Madonna della Pace

Madonna della Pace
1482
madonna della pace2
Il 18 ottobre del 1482 tra gli abitanti delle due comunità di Albisola e Stella (SV) si svolse una violenta lite e si arrivò ben presto all’uso delle armi. Il motivo del contenzioso fu legato per lo più ai confini territoriali e del pascolo e, come descrivono numerosi documenti dell’epoca, cercarono di sedare l’imminente rivolta le più alte cariche politiche e religiose dell’epoca. I tentativi di pacificazione avviati dai due podestà di Savona e Varazze, dal Senato della Repubblica di Genova e dal vescovo di Savona furono totalmente inutili tanto che le due comunità arrivarono alla scontro armato diretto.

Secondo la tradizione orale, tramandata ancora oggi, sul campo di battaglia apparve però all’improvviso all’orizzonte una nube luminosa e nel mentre si udì per tre volte, da una “voce dolcissima” come racconta la leggenda paesana, la parola “Pace”. Le due comunità che videro nel fatto un “intervento miracoloso” della Vergine Maria cessarono la battaglia e le ostilità, giurando e mantenendo nel tempo la pace tra i borghi vicini.

Sul luogo del presunto evento miracoloso fu edificata in seguito una piccola cappella, corrispondente all’odierna cripta del santuario, e nel 1578 fu edificato l’attuale edificio per il continuo afflusso di devoti intitolandolo proprio alla Madonna della Pace.

Il santuario verrà consacrato dal vescovo della diocesi di Noli il 22 ottobre del 1716. Poco dopo la sua edificazione la sua gestione fu affidata prima al clero secolare, in seguito ai Conventuali Riformati, congregazione riformata dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, e dal 1628 al 1805 fu invece proprietà dell’Ordine di Sant’Agostino. A partire da tale data, dove la Liguria subì la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, la chiesa divenne proprietà del Comune di Albisola che nel 1820 affidò l’edificio religioso agli Osservanti Riformati di San Francesco d’Assisi.

Tra il 1884 e il 1907 contrasti tra l’ordine religioso francescano e il Comune porteranno i primi a lasciare il santuario e affidando pertanto la struttura ai Redentoristi fino al 1914; da tale data il santuario viene abbandonato da quest’ultimi divenendo così luogo di rifugio dei profughi della prima guerra mondiale dalle terre irredente.

Al termine del primo conflitto bellico, nel 1919, la proprietà passò ai Padri Dehoniani che stabilirono al santuario la sede del locale convento e del loro noviziato per aspiranti religiosi e missionari.

 

 

Preghiera semplice

 

O Signore

fà di me un strumento della tua pace

dov’è odio ch’io porti l’amore

dov’è offesa ch’io porti il perdono

dov’è discordia ch’io porti l’unione

dov’è dubbio ch’io porti la fede

dov’è errore ch’io porti la verità

dov’è disperazione ch’io porti la speranza

dovè la tristezza ch’io porti la gioia

dov’è tenebra ch’io porti la luce.

Oh! Maestro fà ch’io non cerchi tanto

di essere consolato quanto di consolare

di essere compreso quanto di comprendere

di essere amato quanto di amare.

Poichè è dando che si riceve

perdonando che si è perdonati

morendo che si rinasce a Vita Eterna.

(S. Francesco d’Assisi)

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