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Novena a Santa Gemma Galgani ( 2 )

Novena a Santa Gemma Galgani
Secondo giorno
Innamorati di Maria

Una famiglia con problemi

Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Benedetto sia il nome del Signore… Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male?… Non ha forse un duro lavoro l’uomo sulla terra… Beato l’uomo che Dio corregge… poiché egli ferisce ma le sue mani guariscono” (Gb 1,21. 2,10. 7,1. 5,17).

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Prima Orazione

O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)

Enrico Galgani e Aurelia Landi, i genitori di santa Gemma, avevano unito i loro destini e le loro vite il 25 maggio 1868. Costituirono un matrimonio credente e felice dal quale nacquero otto figli. Gemma fu il quarto virgulto. Dopo non molto che era nata la bimba, fanno trasloco a Lucca, in cerca di possibilità di una migliore formazione per i figli. Preoccupazione fondamentale dei Galgani è la formazione cristiana dei figlioli.

Ma non si attarda il dolore nel bussare alle porte di quella famiglia. Con le malattie si accumulano i debiti. Il negozio, la farmacia, va in fallimento. La signora Aurelia muore il 17 settembre 1886, dopo aver sopportato per cinque anni una grave affezione polmonare. Nel 1894 muore Gino, il fratello preferito di Gemma, all’età di 18 anni. Durante la sua malattia non voleva che io mi staccassi da lui, scrive. Gemma, ancora così bambina, pronuncia sempre il suo sì incondizionato a Gesù. L’11 novembre 1897 muore Enrico, il babbo, di un tumore alla gola. “Vedere il babbo così rassegnato a morire mi diede una forza sì grande che sopportai quella disgrazia con abbastanza serenità“.

I creditori si precipitarono sulla casa dei Galgani, impadronendosi persino delle ultime masserizie. Gemma, tremando ancora davanti al ricordo di quella scena disumana, farà più tardi questa confidenza: “Arrivarono persino a estrarmi dalle tasche le cinque o sei monete, appena qualche soldo, che io portavo con me“.

Gemma è sola nella vita. Spogliata dei sui affetti più cari. Totalmente sola, distaccata da tutto, ma nelle braccia del Signore, il quale, ancora bambina, è già abituata a contemplare sulla Croce e a chiamarlo con amore e fiducia Padre.

I problemi di una famiglia non poterono nemmeno scivolare senza lasciare un’impronta profonda nell’anima di Gemma.

Spunti di Riflessione


• Prima o poi arrivano i problemi; anche le famiglie soffrono. Con divina sapienza ce l’ha detto già Gesù: “Chi non porta la sua croce ogni giorno dietro di me non è degno di essere mio discepolo“.

• È normale che in una famiglia sorgano delle difficoltà di ogni sorta. L’unione familiare, l’unità nei momenti difficili è garanzia di successo davanti a qualunque difficoltà.

• I bambini colgono e vivono, come ha fatto santa Gemma, i problemi che li circondano. I dolori fisici e i problemi morali. È necessario attorno ai bambini un clima e un ambiente sano e prepararli per affrontare dopo con senso cristiano il dolore e le difficoltà della vita.

Preghiera dei Fedeli


I genitori di santa Gemma affrontarono con fede di veri credenti perfino i problemi più gravi: il fallimento economico, la malattia e la morte. Perché confidiamo sempre, in mezzo a qualsiasi difficoltà, nella promessa di Gesù: “Io sarò sempre con voi”. Preghiamo.

Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Santa Gemma rimase sola nella vita, essendo ancora molto piccola. Per i bambini che sono soli, per gli orfani, per i bambini abbandonati dai genitori, per coloro che vivono affettivamente soli, pur vivendo nelle loro case. Preghiamo.

Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.

I genitori di santa Gemma insegnarono ai loro figli a ricorrere al Signore con amore e fiducia in qualunque difficoltà. Perché i genitori e maestri insegnino sempre ai bambini a credere e confidare sempre nel Signore. Preghiamo.

Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Preghiera Finale


Signore, tu hai vissuto sin da bambino una vita come la nostra, nella abnegazione e nella povertà, nella semplicità di Nazareth. Quando sei arrivato nella nostra terra non hai avuto un luogo adeguato dove nascere e ti hanno dato soltanto una croce dove morire. Santa Gemma, che tu hai scelto per riprodurre la tua vita e per dare al mondo una straordinaria testimonianza, ti offri con amore sincero il dolore che ebbe a soffrire sin dall’infanzia.

Fa che io sappia offrirti generosamente ogni sorta di difficoltà che possa sopraggiungere a me o ai miei.

Che io sappia insegnar loro a fidarsi sempre di te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

(Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria.)

Novena a Santa Gemma Galgani ( 1 )

Novena a Santa Gemma Galgani Primo giorno
Innamorati di Maria

“E’ nata una bambina”

“Prevenuti dall’esempio e dalla preghiera comune dei genitori, i figli, anzi tutti quelli che vivono insieme nell’ambito familiare, troveranno più facilmente la strada di una formazione veramente umana della salvezza e della santità.” (Conc. Vaticano II, La Chiesa nel mondo attuale 48).

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Prima Orazione

Gemma nasce nel paesino di Borgonuovo di Camigliano-Capannori, all’ora dell’Angelus Domini del 12 marzo 1878. I suoi genitori si chiamano Enrico Galgani e Aurelia Landi. I Galgani – famiglia unita e credente – costituiscono un focolare molto felice. Il Dott. Enrico è chimico farmacista. Possiede una farmacia a Camigliano.

Gemma è battezzata con i nomi aggiunti Umberta Piaall’indomani della sua nascita, nella parrocchia di San Michele. Lo zio Maurizio scelse per lei il nome di Gemma, non molto gradito a tutti. Fu don Olivo Dinelli a sentenziare: “Speriamo che anche questa bambina sia una Gemma di paradiso“. Anni più tardi, don Pietro Quilici, il parroco che battezzòGemma, soleva ripetere: “Vi rendete conto di cosa significa aver avuto il privilegio di aver battezzato una santa?” All’età di due anni, Gemma frequenta già l’asilo-scuola delle sorelle Vallini a Lucca. Sin da molto piccola, appariva come “privilegiata da Dio”. Le sorelle Vallini dicevano di lei: “Sin dai due anni dimostrava un’intelligenza talmente precoce che sembrava si fosse sviluppato già in lei l’uso della ragione“. Nella casa dei Galgani si vivono la fede, la felicità e la gioia. Il dott. Enrico prediligeva la sua Gemma in modo non nascosto.Il babbo assecondava tutti i miei desideri. Durante la mia grave malattia, lo vidi piangere molte volte” . La signora Aurelia, la mamma, insegnò a sua figlia a credere e a pregare… Ancora, mamma, ancora. Parlami ancora di Gesù” , le diceva la fanciulla. “Mia mamma“, scriveva Gemma più tardi, “è stata colei che da piccola mi ha fatto desiderare il paradiso…“. Il 26 maggio 1885 Gemma riceve il sacramento della Cresima. In quell’occasione Dio chiede da lei un grande sacrificio: sua madre morirà presto. Frequenta ora la scuola delle religiose Zitine. È ancora molto bambina. Esse la preparano con molta cura per la prima comunione. “Datemi Gesù” , diceva, “vedrete che divento più brava“. Fece il ritiro spirituale dalle suore. In quel ritiro fu particolarmente colpita da queste parole del predicatore, don Raffaele Cianetti: “Chi si ciba di Gesù deve vivere la sua stessa vita“. Gemma si comunicò per la prima volta domenica 19 giugno 1887… “Mi sento incapace di descrivere l’esperienza del mio primo incontro con Gesù. Quel giorno capii che le delizie del cielo non sono come quelle della terra“. L’ambiente familiare sano, la formazione cristiana della scuola, i tre sacramenti ricevuti nella sua infanzia, segnarono per sempre l’anima e la vita di Gemma.

Spunti di Riflessione

• Nella vita ciò che alle volte chiamiamo “essere o non essere fortunati” è parola vana. Esiste la vita come un dono di Dio, un amore col quale Dio sceglie, ama ed è sempre presente in ciascuno.

• L’albero si conosce dai frutti. Famiglie credenti e praticanti, come quella di santa Gemma, danno sempre i migliori frutti. La famiglia è la prima e principale scuola della vita e della fede.

Preghiera dei Fedeli

Santa Gemma visse la sua fede come una amicizia e un incontro gioioso con il Signore sin da piccola. Perchè tutti i bambini trovino nelle loro case il clima propizio di cui hanno bisogno per vivere la fede, preghiamo.

Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera. I genitori di santa Gemma assunsero l’educazione cristiana dei loro figli come occupazione e preoccupazione fondamentale. Perché tutti i genitori credenti prendano sul serio in prima persona la formazione e l’impegno cristiano dei propri figli, preghiamo. Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera. Sin da molto piccola, santa Gemma già conosce e riflette sulla vita e la passione del Signore. Perché anche noi dedichiamo qualche momento ogni giorno a conoscere e approfondire il mistero della vita, morte e risurrezione di Gesù, preghiamo. Per intercessione di santa Gemma, ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Preghiera Finale

Signore, per tua predilezione santa Gemma visse da molto piccola una vita angelica. Nella sua famiglia cristiana trovò l’aiuto migliore e il clima adeguato per lo sviluppo della grazia sacramentale e per conoscere e amare Gesù. Aiutaci a valorizzare la famiglia come il primo santuario dove si vivono la fede, la speranza e l’amore.

Che la mia famiglia sia come quella di Gesù di Nazaret. Come la famiglia di santa Gemma. Per Cristo nostro Signore. Amen. (Si può recitare anche un Pater Ave, Gloria.)

Novena alla Madonna di Fatima (dal 4 al 12 maggio)

Novena alla Madonna di Fatima
(dal 4 al 12 maggio)
Innamorati di Maria

Questa Novena ci aiuterà a riscoprire gli insegnamenti della Madonna di Fatima e a metterli in pratica.

Le apparizioni della Madonna a Fatima furono anticipate un anno prima da tre apparizioni di un angelo, che preparò i pastorelli a diventare i messaggeri della Madre di Dio. Vediamo quali furono gli insegnamenti dell’angelo non solo per i piccoli pastorelli ma anche per noi Innamorati di Maria e per tutti gli uomini. Riflettiamoci.

fatima_01 Quando l’angelo apparve a Lucia, Jacinta e Francesco la prima volta disse: “Non temete. Io sono l’Angelo della pace. Pregate con me“. E inginocchiandosi chinò il volto fino a terra dicendo: “Mio Dio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Chiedo perdono per quelli che non credono, non sperano, non Vi amano.” Dopo aver ripetuto queste parole tre volte, egli si alzò e disse: “Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche “. L’angelo insegna dunque una preghiera di riparazione. Impariamola a memoria e recitiamola frequentemente, a beneficio della conversione e salvezza di tutti i peccatori.

La seconda apparizione angelica avvenne mentre i bambini tra­scorrevano le ore della siesta all’ombra degli alberi. Improvvisamente apparve lo stesso Angelo e disse “Che cosa state facendo? Pregate! Pregate tanto! I Cuori di Gesù e di Maria hanno progetti di grazia per voi. Offrite preghiere e sacrifici all’Altissimo. Fate sacrificio di ogni cosa che fate e offritelo come un atto di riparazione per i peccati dai quali Egli è offeso e per ottenere la conversione dei peccatori. In questo modo attirerete la pace sul vostro Paese. Io sono l’Angelo Custode, l’Angelo del Porto­gallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione tutte le sofferenze che nostro Signore vi manderà “. Queste parole aiutano a conoscere chi è Dio, come Egli ci ama e desi­dera essere amato; ci rivelano pure il valore del sacrificio, quan­to gli sia gradito e come, in base ad esso, Egli conceda la grazia della conversione ai peccatori e della pace alle nazioni.

Infine l’angelo apparve la terza volta, portando tra le mani un calice sormontato da un’Ostia da cui cadevano gocce di sangue. Lasciando il calice e l’Ostia sospesi nell’aria Egli si prostrò a terra e ripetè questa preghiera tre volte: “SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profonda­mente, Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divini­tà di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui Egli è offeso. E per gli infiniti meriti del Suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”. Impariamo a memoria anche questa preghiera, e recitiamola spesso, soprattutto dopo la Santa Comunione e durante l’Adorazione.

Poi l’angelo disse: “Prendete e bevete il Corpo di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i delitti e consolate il vostro Dio “.

Non scordiamoci il valore della Comunione riparatrice! Iniziamo appena possibile la pratica dei 5 sabati in onore del Cuore Immacolato, oppure dei 9 venerdì del Sacro Cuore.

Novena alla Beata Vergine di Fatima

fatimaminiVergine Santissima, che a Fatima hai rivelato al mondo i tesori di grazie nascosti nella pratica del santo Rosario, infondi nei nostri cuori un grande amore a questa santa devozione, affinché, meditan­do i misteri in esso contenuti, ne raccoglia­mo i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera ti chiediamo, a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle nostre anime. Così sia.

Ave Maria … Cuore Immacolato di Maria, prega per noi. Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, noi abbiamo bisogno di Te. Desideriamo la luce che s’irradia dalla tua bontà, il conforto che ci proviene dal tuo Cuore Immacolato, la carità e la pace di cui Tu sei Regina. Ti affidiamo con fiducia le nostre necessità perché Tu le soccorra, i nostri dolori perché Tu li lenisca, i nostri mali perché Tu li guarisca, i nostri corpi perché Tu li renda puri, i nostri cuori perché siano colmi d’amore e di contrizione, e le nostre anime perché con il tuo aiuto si salvino. Ricorda, Madre di bontà, che alle tue preghiere Gesù nulla rifiuta. Concedi sollievo alle anime dei defunti, guarigione agli ammalati, purezza ai giovani, fede e concordia alle famiglie, pace all’umanità. Richiama gli erranti sul retto sentiero, donaci molte vocazioni e santi Sacerdoti, proteggi il Papa, i Vescovi e la santa Chiesa di Dio. Maria, ascoltaci e abbi pietà di noi. Volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi. Dopo questo esilio mostra a noi Gesù, frutto benedetto del tuo grembo, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen. (Questa preghiera è da recitarsi per nove giorni consecutivi)

Madonna di Fatima in Vaticano

Preghiera per la Pace

Signore, Padre Santo,
che in Gesù ci hai dato la Tua pace
e attraverso di Lui ci hai voluti condurre al Tuo Cuore
– in questo luogo in cui la Vergine Maria ci invita alla preghiera per la pace nel mondo
e in cui l’Angelo della Pace ci esorta ad adorare Dio solo -,
noi Ti chiediamo che regni la concordia tra i popoli,
che i responsabili delle nazioni trovino cammini di giustizia,
che tutti otteniamo la pace del cuore
e che, per intercessione della Regina della Pace,
siamo costruttori di un mondo più fraterno.
Per Cristo, Nostro Signore.

Amen.

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Preghiera Giubilare di Consacrazione

Salve, Madre del Signore,
Vergine Maria, Regina del Rosario di Fatima!
Benedetta fra tutte le donne,
sei l’immagine della Chiesa rivestita di luce pasquale,
sei l’onore del nostro popolo,
sei il trionfo sul male.

Profezia dell’Amore misericordioso del Padre,
Maestra dell’Annuncio della Buona Novella del Figlio,
Segno del Fuoco ardente dello Spirito Santo,
insegnaci, in questa valle di gioie e di dolori,
le verità eterne che il Padre rivela ai piccoli.

Mostraci la forza del tuo manto protettore.
Nel tuo Cuore Immacolato,
sii il rifugio dei peccatori
e la via che conduce a Dio.

Unito/a ai miei fratelli,
nella Fede, nella Speranza e nell’Amore,
a Te mi affido.
Unito/a ai miei fratelli, attraverso di Te, a Dio mi consacro,
o Vergine del Rosario di Fatima.

E alla fine, avvolto/a dalla Luce che dalle tue mani giunge a noi,
darò gloria al Signore per i secoli dei secoli.

Amen.

Triduo a S. Giuseppe

Da recitare per 3 giorni

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE ARTIGIANO (Composta da Pio XII)

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O glorioso Patriarca San Giuseppe, umile e giusto artigiano di Nazareth, che hai dato a tutti i cristiani, ma specialmente a noi, l’esempio di una vita perfetta nel lavoro assiduo e nell’ammirabile unione con Maria e con Gesù, assistici nella nostra fatica quotidiana, affinché anche noi, artigiani cattolici, possiamo incontrare in essa il mezzo efficace di glorificare il Signore, di santificarci e di essere utili alla società in cui viviamo, ideale supremo di tutte le nostre azioni.
Ottienici dal Signore, o nostro protettore amatissimo, l’umiltà e la semplicità di cuore; l’amore al lavoro e a coloro che sono in esso nostri compagni; la conformità ai disegni divini nei travagli inevitabili di questa vita e la gioia per sopportarli; la coscienza delle nostre responsabilità; lo spirito di disciplina e di preghiera; la docilità e il rispetto verso i superiori; la fraternità verso i nostri pari; la carità ed l’indulgenza con i dipendenti. Accompagnaci nei momenti prosperi, quando tutto ci invita a gustare onestamente i frutti delle nostre fatiche; ma sostienici nelle ore tristi, quando sembra che il cielo si chiuda sopra di noi e che perfino gli strumenti del lavoro si ribellino nelle nostre mani.
Fa’ che, a tua imitazione, teniamo fissi gli occhi nella nostra Madre Maria, tua sposa dolcissima, che in un cantuccio della tua modesta bottega filava silenziosa, abbozzando sulle sue labbra il più soave sorriso, e che non allontaniamo mai lo sguardo da Gesù, che si affannava con Te sul tuo banco di carpentiere, affinché possiamo condurre sulla terra una vita pacifica e santa, preludio di quella eternamente felice che speriamo in cielo per tutti i secoli dei secoli. Amen.


(3 anni di indulgenza, Pio XII, 11 marzo 1958)

Novena dell’Annunciazione (dal 16 al 24 marzo)

Novena dell’Annunciazione (dal 16 al 24 marzo)
Innamorati di Maria

Carissimi fratelli,
vi proponiamo una novena per preparare i nostri cuori alla festa dell’Annunciazione.

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PreghiamoO Dio, che all’annuncio dell’Angelo hai voluto che il tuo Verbo si facesse uomo nel grembo verginale di Maria, concedi al tuo popolo, che la onora come vera Madre di Dio, di godere sempre della sua intercessione presso di te.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Primo giorno

O Maria, sia benedetto il saluto che vi diede l’Angelo di Dio nel suo annuncio.
Ave Maria.

Secondo giorno

O Maria, sia benedetta la grazia sublime di cui l’Angelo di Dio vi riempì.
Ave Maria.

Terzo giorno

O Maria, sia benedetto l’annuncio che l’Angelo di Dio dal cielo vi portò.
Ave Maria.

Quarto giorno

O Maria, sia benedetta l’umiltà con cui vi dichiaraste Ancella di Dio.
Ave Maria.

Quinto giorno

O Maria, sia benedetta la generosità con cui faceste vostro il volere di Dio.
Ave Maria.

Sesto giorno

O Maria, sia benedetta la purezza con cui riceveste nel vostro seno il Verbo di Dio.
Ave Maria.

Settimo giorno

O Maria, sia benedetto il momento in cui il Figlio di Dio si vestì della vostra carne.
Ave Maria.

Ottavo giorno

O Maria, sia benedetto il momento in cui diveniste Madre del Figlio di Dio.
Ave Maria.

Nono giorno

O Maria, sia benedetto il momento in cui cominciò, con l’Incarnazione del Figlio di Dio, la salvezza dell’uomo.
Ave Maria.

Da oggi 10 marzo: Novena a San Giuseppe

Novena a San Giuseppe

Innamorati di Maria
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Novena a San Giuseppe

(inizio 10 marzo, per nove giorni)

Primo giorno

Ricordando la totale sottomissione al volere di Dio, che fu propria di San Giuseppe, ripetiamo con spirito di fede:” Sia fatta la tua volontà, Signore!”, e chiediamo a questo grande santo che moltiolichi, per quanti sono gli uomini, questa invocazione, rendendoli tutti docili al divino volere.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre…

Secondo giorno

Ricordando il suo amore al lavoro, che lo fece modello di tutti gli operai, preghiamo per essi, perchè non sciupino la fatica delle loro mani e della loro mente, ma, offrendola al Padre, la trasformino in moneta preziosa, con la quale possano meritarsi una ricompensa eterna.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre

Terzo giorno

Ricordando la serenità che egli ebbe nelle diverse traversie della vita, preghiamo per tutti coloro che nelle contrarietà si lasciano abbattere, chiedendo per tutti la forza necessaria e serenità nel dolore.
Padre nostro…Ave Maria…Gloria al Padre

Quarto giorno

Ricordando il suo silenzio, che gli permise di ascoltare la voce di Dio che gli parlava indirizzandolo sempre e dovunque, facciamo silenzio interiore, pregando perchè tutti sappiano nel silenzio accogliere la parola di Dio e conoscere la sua volontà e i suoi disegni.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre

Quinto giorno

Ricordando la sua castità, da lui custodita nel modo più perfetto, nell’offerta a Dio di ogni suo affetto, pensiero e azione, preghiamo perchè tutti e soprattutto i giovani sappiano vivere i loro giorni nella purezza con gioia e generosità.
Padre nostro…Ave Maria…Gloria al Padre

Sesto giorno

Ricordando la sua profonda umiltà davanti a Dio, al prossimo e a se stesso, e la dedizione con cui si sacrificò alle due creature sublimi che il Signore gli aveva affidato, preghiamo per i padri di famiglia, perchè siano suoi imitatori nel reggere quella cellula della società che ha così bisogno di essere consolidata.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre

Settimo giorno


Ricordando il suo tenero affetto per la sposa, con cui condivise pene e gioie
della vita, e che egli venerò e rispettò come Madre di Dio, preghiamo per tutti
gli sposi, perchè siano fedeli agli impegni assunti col matrimonio e perchè
nella mutua comprensione e nel rispetto reciproco possano portare a termine la
loro missione.

Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre


Ottavo giorno


Ricordando la gioia nello stringere Gesù bambino, tra le braccia, preghiamo
perchè tra genitori e figli vi sia sempre quella comprensione affettuosa e
sincera che rende buoni gli uni verso gli altri.
Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre


Nono giorno

Ricordando la morte santa di Giuseppe, fra le braccia di Gesù e di Maria, preghiamo per tutti i moribondi e perchè la nostra morte sia dolce e serena come la sua. Nel giorno della sua festa, con piena fiducia, ricorriamo a lui raccomandandogli l’intera Chiesa.

Padre nostro… Ave Maria… Gloria al Padre

Preghiera di intercessione

Supplichiamo il Signore Gesù Cristo, che ha trascorso lunghi anni della sua esistenza in seno ad una famiglia umana, e diciamo:

Conformaci a te, Signore.

Signore Gesù, per molto tempo della tua vita sei stato sottomesso a Maria e a Giuseppe:

– insegnaci a onorare e a rispettare i nostri genitori. Signore Gesù, il tuo amore verso Giuseppe e Maria era ricambiato dal loro affetto e dal rispetto della tua missione:

– Fà che anche le nostre famiglie siano animate dall’amore e dall’obbedienza al disegno che il Padre Celeste ha su ogni creatura.

Signore Gesù, tu hai saputo ascoltare la voce del Padre che ti strappava alla tranquillità degli affetti domestici:

– la nostra beatitudine sia accogliere la parola di Dio e metterla in pratica.

Signore Gesù, quando sei rimasto nel tempio di Gerusalemme per occuparti delle cose di tuo Padre, hai manifestato ai tuoi genitori quale era il progetto di Dio su di te:

– rivela anche a noi il mistero della tua esistenza donata per la salvezza degli uomini.

Signore Gesù, l’armonia che regnava nella tua famiglia terrena era un segno della pacificazione che tu portavi al mondo intero:

– Fà che tutte le famiglie della terra testimonino con il loro amore che tu sei venuto per accrescere la vita e la gioia di tutti gli esseri.

Preghiamo

O Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di San Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell’opera di salvezza.

Novena al Sacro Volto di Gesù (Festa mobile, 13 febbraio 2024 – novena dal 4 al 12 febbraio)

Novena al Sacro Volto di Gesù

(Festa mobile, 13 febbraio 2024 – novena dal 4 al 12 febbraio)

Santo Volto

Promesse di N.S. Gesù Cristo alla Serva di Dio Maria di S. Pietro, suora carmelitana di Tours, in Francia, per quanti onorano il Suo Sacro Volto:

  1. Per l’offerta del mio Santo Volto al mio Eterno Padre, nulla sarà rifiutato, otterrete la conversione di molti peccatori.
  2. Con il mio Sacro Volto opererete prodigi, placherete l’ira di Dio e farete scendere la misericordia sui peccatori.
  3. Tutti coloro che onoreranno il Mio Volto in spirito di riparazione svolgeranno il compito della pia Veronica.
  4. In base all’attenzione che avrete nel riparare il mio Sacro Volto, sfigurato dai bestemmiatori, allo stesso modo io avrò cura delle loro anime sfigurate dal peccato. Il Mio Volto è il Sigillo della Divinità che ha il pregio di riprodurre nelle anime l’immagine di Dio.
  5. Tutti coloro che difenderanno con le parole, con preghiere e con la scrittura la Mia causa nell’Opera di Riparazione, in particolare i miei sacerdoti, li difenderò davanti al Padre mio, e darò loro il mio Regno.
  6. Come in un regno loro possono procurarsi tutto ciò che desiderano con una moneta con l’effige del Re, così nel Regno dei Cieli avranno tutto ciò che desiderano con la preziosa moneta del Mio Sacro Volto.
  7. Coloro che sulla terra contempleranno le ferite del Mio Volto lo ammireranno in Cielo radioso e pieno di gloria.
  8. Essi riceveranno nelle loro anime un’irradiazione luminosa e costante della mia Divinità e, a somiglianza con il Mio Volto, brilleranno di uno splendore particolare in Cielo.
  9. Li difenderò, li proteggerò e assicurerò loro la Perseveranza Finale.

Novena al Sacro Volto di Gesù :

Sia sempre lodato, benedetto, amato, adorato, e glorificato, il santissimo, il sacratissimo, l’adorabilissimo, l’incomprensibile ed inesprimibile Nome di Dio in cielo, sulla terra e sotto terra, da tutte le creature di Dio, per il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Amen.

Ti saluto, ti adoro e ti amo, o adorabile Volto del mio amato Gesù, nobile Sigillo della Divinità, nuovamente oltraggiato dai blasfemi. Ti offro per mezzo del Cuore della Tua SS. Madre l’adorazione di tutti gli Angeli e i Santi, supplicandoti umilmente di riparare e rinnovare in me e in tutti gli uomini la Tua immagine sfigurata dal peccato.

v O Volto adorabile che sei stato adorato con profondo rispetto da Maria e da Giuseppe quando ti videro per la prima volta, abbi pietà di noi….

v O Volto adorabile che rapisti di gioia nella grotta di Betlemme gli Angeli, i pastori e i Magi, abbi pietà di noi….

v O Volto adorabile che hai trafitto con un dardo d’amore nel Tempio il santo vecchio Simeone e la profetessa Anna, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che hai riempito d’ammirazione i Dottori della Legge quando sei entrato nel Tempio a dodici anni, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che brilli di una bellezza sempre antica e sempre nuova, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che sei il Capolavoro dello Spirito Santo, nel quale l’Eterno Padre si compiacque, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che sei lo specchio ineffabile delle perfezioni divine, abbi pietà di noi.

O adorabile Volto di Gesù che ti chinasti misericordiosamente sulla Croce il giorno della Tua Passione per la salvezza del mondo, anche oggi per pietà chinati con misericordia verso di noi poveri peccatori. Posa su di noi il tuo sguardo pieno di compassione e donaci la Tua pace.

v O Volto adorabile che brillavi come il sole e radiavi di gloria sul monte Tabor, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che piangesti e ti affliggesti sulla tomba di Lazzaro, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che ti rattristasti nel vedere Gerusalemme e piangesti su quell’ingrata città, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che ti prostrasti nel Giardino degli Ulivi e ti copristi di confusione per i nostri peccati, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che fosti coperto di sudore e di sangue, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che fosti colpito da un vile servo, coperto da un velo di vergogna e profanato dalle mani sacrileghe dei Tuoi nemici, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che con il Tuo sguardo divino colpisti il cuore di S. Pietro con un dardo di dolore e di amore, abbi pietà di noi.

Abbi pietà di noi, mio Dio. Non disprezzare le nostre preghiere quando in mezzo alle nostre afflizioni invochiamo il Tuo Santo Nome e cerchiamo con amore e fiducia il Tuo adorabile Volto.

v O Volto adorabile che fosti lavato e unto da Maria e dalle pie donne e poi coperto con un sudario, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che risplendevi di gloria e bellezza il giorno della Resurrezione, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che ti nascondi nell’Eucaristia, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che alla fine dei tempi apparirai in cielo con grande potenza e maestà, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che farai tremare i peccatori, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che riempirai di gioia i giusti per l’eternità, abbi pietà di noi.

v O Volto adorabile che meriti tutta la nostra riverenza, i nostri omaggi e la nostra adorazione, abbi pietà di noi.

Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.

Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.

Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.

Eterno Padre, noi ti offriamo il Volto adorabile del tuo dilettissimo Figlio, per l’onore e gloria del tuo Santo Nome, e per la salvezza della nostra patria.

(Nostro Signore si lamenta che la nazione sta provocando la giustizia di Dio, e che il Volto Santo dovrebbe essere offerto in riparazione, oppure, il paese colpevole raccoglierà castighi. ) – 23 gennaio 1846

Triduo alla Madre della Speranza: Dal 14 al 16 Gennaio

Triduo alla Madre della Speranza
Dal 14 al 16 Gennaio

 

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Madre della Speranza e Regina della Pace,
dolcissima Vergine Maria,
attraverso la vostra apparizione a Pontmain
ci avete ricordato l’importanza della preghiera,
avete fortificato i nostri cuori
nella speranza e donato la pace.
Degnatevi di accogliere favorevolmente anche oggi
la preghiera ardente che noi vi indirizziamo
affinché si stabilisca nei nostri cuori,
nelle nostre famiglie,
nella nostra nazione e in tutte le nazioni
la pace,
frutto della giustizia, della verità, della carità.
Aumentate nelle nostre anime il desiderio
di vivere in pienezza la nostra fede,
senza alcun compromesso,
in tutte le circostanze della nostra vita.
Aiutateci a comprendere sempre il nostro prossimo
e ad amarlo profondamente in Dio.
Amen

Novena al Santissimo Nome di Gesù: Da oggi

Incomincia la Novena del Santissimo Nome di Gesù, in cui si diranno Nove Pater noster, Ave e Gloria in onore dell’imposizione di detto gloriosissimo Nome.

In questa settimana prega la coroncina di Riparazione delle Bestemmie

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Santissimo Nome di Gesù

Primo giorno / 25 Dic
Considera anima divota, come il SSmo Nome di Gesù, non è un nome inventato dagli uomini, ma bensì da Dio, che volle significarlo per mezzo dell’Arcangelo Gabriele, come attesta S. Luca: Vocatum est nomen ejus Iesus ab Angelo. Quindi non è Egli un nome vacuo, dice S. Bernardo, che le cose contiene in figura, o in ombra, ma in una palpabile verità. Gesù è un nome, che spiega in se stesso le due nature Divina, ed Umana, insieme unite col vincolo della Ipostatica Unione, non potendo salvare il mondo un puro Dio perché impassibile, né un puro Uomo, perché limitato, e finito. E perciò essendo il SSmo Nome di Gesù, dice S. Matteo, lo stesso, che Salvatore, avendo operato l’umana redenzione, togliendoci dalla servitù del peccato, ha Egli ciò eseguito come Dio insieme, ed Uomo. Insomma Gesù è un Nome che racchiude in se l’Infinità, l’Eternità, l’Immensità, la Sapienza, la Giustizia, la Misericordia e tutte le adorabili perfezioni di un Dio. Felici noi, che abbiamo avuto la sorte di esser riconciliati con l’Eterno Divino Padre per mezzo di un Mediatore, che sodisfece, e pagò a costo del proprio Sangue per sua divina Clemenza la colpa.

Colloquio.

Augustissimo Gesù se consacraste Voi stesso per liberare il Popolo vostro dalle mani dei Nemici per acquistare un nome Eterno, giusto è, che sia superiore, ed ecclissi qualunque altro Nome anche de’ Serafini, dicendo S. Pietro: tanto migliore degli Angioli formato, quanto più sublime eccellente nome di quelli ereditò. E se l’Eterno Padre volle, che questo il Nome fosse del suo Divin Figliuolo, che siete Voi, concedeteci per vostra bontà, che siccome ne abbiamo qui in terra partecipati gli effetti; così possiamo perfezionarli in Cielo per lodarvi e benedirvi eternamente.

Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore dell’imposizione di detto gloriosissimo Nome.

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Secondo giorno / 26 Dic
Considera Anima devota, come non v’ha altro nome nel mondo, che tanto dolce sia, e soave quanto il SSmo Nome di Gesù. Nessuna cosa, dice Bernardo Santo, si canta più soave, nessuna più gioconda si ascolta, e nessuna più dolce si pensa, quanto Gesù Figliuol di Dio. Se si predica rischiara l’intelletto, infiamma la volontà; se si pensa, nutrisce l’Anima amante, e l’infervora; se s’invoca, lenisce il cuore e lo rinforza. Infatti osserviamo, che se alcun Fedele da tristezza ritrovasi oppresso per arte del comun Nemico, o in alcun caso sinistro incontrasi di avversa fortuna, dal suo cuore passando Gesù alla lingua, al lume nato di questo nome, si sgombra l’oscurità delle tenebre, ritorna serena la mente, prende forza il cuore, rallegrandosi le potenze, e tutto respira alla vita. Per questo appunto l’Apostolo Paolo, allorché dal medesimo Divino Verbo fu costituito promulgatore del suo gloriosissimo Nome, oltre il ripeterlo sovente con la lingua, lo imprimeva nelle sue Epistole dirette ai Corinti, ai Galati, ai Colossensi, agli Ebrei, ed in tutte le altre Nazioni inviate, avendo per esperienza quando dolce sia il Nome di Gesù, e soave, e quanto valevole a sgombrare le tenebre del Gentilesimo per ridurli nelle strade amene della perfetta credenza.

O noi pur troppo avventurosi, se in ogni caso avverso, in ogni occasione sinistra invocaremo il Gloriosissimo Nome di Gesù, e chiamandolo con la lingua gli consacreremo il nostro cuore; In allora il nostro spirito assaggerà quella dolcezza soave, che non si ritrova in qualunque cosa creata di questo mondo.

Colloquio.

Amabilissimo Gesù! Voi siete il Signore degli Angeli, il Creatore del Mondo, il Principe Sovrano dell’Universo, e perciò siete il mio Signore, ed il mio Dio: Domine meus, et Deus meus. Vi ringrazio, che avete voluto prender questo nome santissimo per nostra consolazione, per nostra salute, e conforto: e siccome in questa valle di lagrime abbiamo ricorso al vostro gloriosissimo nome nelle nostre occorrenze, invocandolo dolcemente, così possiamo chiudere i nostri giorni in pace dicendo: Viva Gesù, Viva il nostro Salvatore.

si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onor della dolcezza, e soavità dello stesso Nome.

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Terzo giorno / 27 Dic
Considera anima divota, come Gesù altro non significa, che Salutare, cioè Salvatore, asserendo S. Pietro non aver dato l’Eterno Padre altro nome agli uomini per potersi salvare, tra le borasche di questo ingannevole bugiardo Mondo, se non il Venerabilissimo Nome di Gesù. Per questo Nome splende dappertutto la verità della Fede, egli chiamò dalle tenebre nell’ammirabile lume della credenza Vangelica. Per la virtù di un Nome si Venerabile gli Apostoli Santi illuminarono ciechi, raddrizzarono storpi, sanarono assiderati, richiamarono alla vita i morti, apportando al Mondo tutto meraviglia, e stupore. E se dall’Angelo fu notiziato a Maria che verrebbe Gesù ad apportare la vita al Mondo, dall’infame schiavitù sciogliendolo, contratta per il peccato di Adamo, lo confirmò Egli medesimo nel Vangelo di S. Giovanni, che venne al mondo, acciò le sue pecorelle la vita avessero, e l’avessero con abbondanza. Per la sua virtù si vide abbattuta l’idolatria, confusi i Re, ed i Sacerdoti, che con ogni sforzo tentavano di sostenerla; convinta la Sinagoga, pieni di scorno gli Ebrei, che sotto minaccevoli pene avevano proibito agli Apostoli più annunziassero, o invocassero questo potentissimo Nome. Se dunque non v’è bene nel mondo, che venuto non sia dall’efficacissimo Nome di Gesù, umili, e divoti riconosciamo la sorgente di ogni nostra dovizia, e se per lo passato siamo stati infedeli, cessiamo una volta dalle nostre ingratitudini, ed in risarcimento de’ nostri trascorsi misfatti ricompensiamo con dire

Colloquio.

Amabile Signore (a) ringraziamenti, i Serafini del Cielo, e non cessino giammai di glorificarvi, e lodarvi eternamente dicendo: Dignus es Domine accipere gloriam, et virtutem. O Salutifero Nome e per vostra virtù io spero acquistare la salute, e nell’anima, e nel corpo, cosicché con il vostro gloriosissimo Nome nel cuore, e nella lingua riportando Vittoria del Mondo, e carne, canterò per tutti i secoli, lodi, e benedizioni all’Augustissima Trinità.

si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore di Gesù per la salutare Operazione di detto Nome.

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Quarto giorno / 28 Dic
Considera Anima divota come a fare, che le nostre preghiere siano esaudite, e ad ottenere con facilità ciocché si chiede, e dimanda è efficacissimo di Gesù l’adorabilissimo Nome. Imperciocché fà Egli, che più sollecite s’apron le strade per giungere ai piedi del Divin Padre e riportarne favorevole rescritto. Perciò leggesi nel suo Vangelo, ch’Egli e sia stato sempre esaudito in vigore del suo gran Nome, e che noi per mezzo di esso franchi parliamo al Signore dicendo: Padre nostro, che sei nei Cieli. Infatti per lo Nome di Gesù, Iddio Padre rimira con favorevole sguardo la nostra preghiera, l’accoglie, l’esaudisce, perché accompagnata la vede con la sua impronta, ed intinta col prezioso Sangue dei suoi sudori. Quindi esortava gli Apostoli, e tutti noi in essi, che nel domandare al Padre qualunque cosa l’avessimo chiesta in suo nome, per sicuramente ottenerla: Quodcumque petieritis Patrem in nomine meo, dabit vobis mentre all’udir solo, che in nome del diletto suo Figlio, in cui compiaciuto si era, e quale per dar compenso alla sua Giustizia offesa, mostrato erasi ubbidiente sino alla morte, si chiedevano le grazie, senz’altro l’avrebbe concesse. Avvalorate dunque Noi anime divote del mio Gesù, dall’efficacia del suo Santissimo Nome, sapendo essere esaudite, ripetiamo sovente in ogni giorno, ed ora le nostre preci all’Altissimo Padre sicure di crescere da perfezione in perfezione nella via dei divini Comandamenti per poi giungere a rimirarlo in Cielo, e goderlo eternamente.

Colloquio.

E Voi Amabilissimo Gesù nostro amore, e speranza, se vi degnaste prendere le nostre spoglie mortali, per aprirci le porte al perdono e fare, che le nostre suppliche sieno efficaci per mezzo del Vostro gloriosissimo Nome, ad impetrarci dal Divin Padre le grazie, e doni, fate ancora, che siamo esauditi in quella, che chiediamo grazia della perseveranza, affinché non declinando né alla destra, né alla sinistra dall’osservanza dei Divini precetti con in bocca il Vostro SSmo Nome alla celeste gloria del Paradiso.

si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore dell’efficacia di detto Nome.

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Quinto giorno / 29 Dic
Considera Anima divota come gli Amanti di Gesù vengono talmente nelle afflizioni, e travagli consolati, e sostenute dal di lui dolcissimo Nome, che amano piuttosto essere afflitti per assaggiarne le dolcezze, che starsene senza di quelle. Perciò dicea S. Bernardo venir dalla Sposa dei Cantici un tal Nome paragonato all’olio: Oleum effusum nomen tuum; mentre siccome l’olio luce, pasce, ed unge, è luce, cibo, e medecina così ogni alimento dell’Anima, senza il Nome di Gesù è insipido e secco. Se si scrive anche di gustose materie, e sublimi, non vi assaggia dolcezza il cuore, se in esse non vi si legge Gesù. Se predicasi, si disputa, o conferisce, soavità non si scorge, se ivi non risuona Gesù. Gesù mele alla bocca, melodia all’orecchio, giubilo al cuore. E questo Nome appunto rendeva dolci i tormenti ai Martiri, le pene alle Verginelle, le afflizioni ai Santi, a talché ridotti agli ultimi sfinimenti di Vita con l’invocare Gesù eran sollevati, sino a non ricordarsi de’ sofferti travagli.

Adunque, a che avvilirsi nelle tribolazioni, qualora insorga contra di noi fiera procella, per buttarci forse nel seno della disperazione, se con il solo Nome di Gesù possiamo sollevarci al Cielo alleggeriti i nostri pesi? A Gesù adunque, Anima cristiana, A Gesù, ch’Egli è il porto sicuro in cui non si patisce Naufragio: la Stella Mattutina, che sgombra le tenebre della Notte nella via della Salute, la Sentinella fedele, che scuopre i tuoi nemici, e li fuga, e soave il giogo ti rende della Vangelica legge.

Colloquio.

Odi Gesù Amabilissimo Nome, quanto siete degno che v’invochino i vostri Servi divoti, se si pronto accorrete a consolarli in tutti i loro bisogni, in tutte le loro occorrenze. Deh accorrete ancora a consolare quest’Anima mia, che quantunque afflitta, perché combattuta da fieri nemici, e lontana forse da Voi per il suo cattivo operare, pure spera ritrovare qual figlio prodigo nel vostro seno la Clemenza di Padre, e ripetere le parole di S. Anselmo: Se sei Salvadore adempi l’impegno di salvare l’anima mia. Siimi Gesù e non permettere che io mi perda: esto mihi Jesus et salva me.

Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore della consolazione che apporta detto Nome.

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Sesto giorno / 30 Dic
Considera Anima divota, come essendo Gesù Ré pacifico il di cui Volto vien desiderato dall’Universa Terra, siccome canta la Chiesa, non può apportare altro, che pace. Tantocche prima di uscire alla luce per dare con anticipato presagio la sua venuta dover essere di pace dispose con altissima Providenza, il Mondo tutto in una perfettissima calma a tempi di Ottaviano Augusto: toto Orbe in pace composito. Uscito al giorno in Bettelemme, siccome risuonò dall’Alto l’Angelica voce gloria, dicendo nel più alto dei Cieli, così ribombò in terra a Pastori della Giudea pace agli uomini di buona volontà. Perciò pondera Origene sopra quel versetto del Salmo: Nascerà nei giorni suoi la giustizia e l’abbondanza della pace: La venuta di Gesù Salvadore nel mondo tutto apportò la pace. Egli pacificò Noi coll’Eterno Divin Padre, con cui stavamo in discordia per l’originale peccato. Pacificò le nostre inferiori potenze ch’eransi ribellate per la trasgressione contro dell’Anima, e sovranità della mente: Cosicché veggonsi, dice S. Bernardo per virtù di un tal Nome repressi gl’impeti dell’iracondia, raffrenati i movimenti peccaminosi, estinto il disordinato appetito, e l’Anima a quello stato ridotta, che goduto avrebbe, perseverando l’originale Innocenza. Giacché dunque è così, rispondiamo con S. Teresa, che interrogata da Gesù medesimo, come chiamavasi rispose, senza conoscerlo: mi chiamo Teresa di Gesù. Chiamiamoci di Gesù, che così goderemo una continua pace quì in terra, e divenendo Uomini pacifici, e perciò figliuoli di Dio, l’anderemo a perpetuare per sempre in Cielo.

Colloquio.

Amabilissimo Gesù, giacché Voi foste il Re della pace, e della tranquillità, come colla sperienza invocandovi lo proviamo, che angustiati, oppressi, e sconvolto l’animo nostro dalle sinistre vicende, che ci premono in questa valle di lagrime, sol solo nel vostro SSmo Nome, calma ritroviamo, pace, e quiete. Deh fate, che siamo in avvenire più fervorosi nelle opere sante, e seguendo come mansueti Agnelli umili, e divoti le pedate del buon Pastore siamo esenti dalle notturne incursioni de’ lupi infernali, e ben custoditi nell’Ovile del vostro dolcissimo cuore, dicendo.

Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore della Pace apportata da detto Gloriosissimo Nome.

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Settimo giorno / 31 Dic
Considera Anima divota, come Gesù mosso dal suo infinito intenso Amore verso dell’Umano genere senza lasciar il seno del Padre prendendo l’umana Carne venne al Mondo per liberarlo dalle catene, ed a guisa di forte Guerriero cimentandosi con il nemico dell’uomo, che possedeva in pace il Mondo tutto, che gemeva sotto la sua tirannia, per lo trasgredito Divino precetto, lo vinse, lo debellò, e togliendoli, dice S. Luca, le armi nelle quali confidava divise a suoi figli le tolte spoglie, armandoli con sagramenti, e col Segno santissimo della Croce.

Quindi per tal vittoria divenne sì terribile, ingerendo tal spavento all’Abisso, che al solo udirlo tremano le tartaree squadre, e si spaventano. Verificandosi ciò che scrisse l’Apostolo ai Filippensi: Nel Nome di Gesù ogni cosa si umilia, e piega le ginocchie, sia del cielo, sia della terra, sia dell’Inferno. Ma se gli Angeli della luce si piegano a sì venerabile Nome per ossequio e riverenza in ricognizione di esser stato anche lor Redentore, quelli delle tenebre si umiliano per forza, perché astretti a lor vergogna dalla Virtù dell’Altissimo come a loro vincitore assaggiandone onta, rabbia, e dispetto.

Imitiamo Noi come principali redenti da Gesù Cristo, imitiamo gli Angioli buoni, genuflessi rendendoli distinti ringraziamenti dell’Operato a nostro bene, sapendo, che il suo Nome non solo ingerisce nei nostri Cuori venerazione, e rispetto, ma benanche una ferma speranza in virtù de’ suoi meriti di conquistare l’eterna beata vita immortale.

Colloquio.

Santissimo Nome di Gesù, se una volta dimostraste la vostra fortezza in sottrarci dalla servitù del peccato, e schiavitù del demonio, deh custodite adesso, e per sempre la nostra anima, il nostro cuore dalle suggestioni. Dimostratevi fortissimo predatore, come dice un vostro Profeta, ed insieme della preda vigilantissimo conservatore dilungando da noi il nemico Ladrone, acciò non abbia ardimento di nuovo prenderne in qualche parte il possesso, e sia la nostra Anima tutta e per sempre spoglia degnissima delle vostre conquiste. Noi da per Noi nulla possiamo, senza l’avvaloramento della vostra grazia divina. Fatelo dunque per vostra pietà, che noi prostrati canteremo per sempre la vostra fortezza, dicendo.

Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore della fortezza di detto Nome.

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Ottavo giorno / 1 Gen
Considera anima divota, come il nome Gloriosissimo di Gesù non solo è ammirabile per quello che riguarda i suoi divini misteri di Incarnazione, di Nascita, di Vita, di Passione, di Morte, di Resurrezione, di Ascensione in Cielo, racchiudendo cose sì alte, e sublimi, che nemmeno Angelicamente giunger puote a capirli: Sicché ebbe a dire l’Apostolo: fu motivo di scandalo ai Giudei, di stoltezza alle genti; di luce a noi, chiarezza, ed amore, ma benanche per quello, che riguarda la sua potenza; poicché essendo Verbo del Divin Padre, siccome senza di lui niuna cosa è stata fatta dice S. Giovanni, così senza la sua virtù, e possanza niuna si regge e si governa.

Quindi in virtù del suo Nome le incole barbere genti rinunciando all’Idolatria, abbraciarono il Vangelo, operando gli Apostoli le ammirabili conversioni con segni, e portenti che ne stupì la natura. In virtù del suo Nome risplende il sole, riluce la luna, rischiarano le stelle, si muovono li pianeti nel cielo, si ordinano le vicende dei tempi, si reggono gli uomini in terra, vengono istituiti Monarchi, esaltati gli umili, abbassati superbi, spianati i monti, sollevate le valli, perché l’Eterno Padre tutto diede nelle mani del suo Figliuolo. E chi di noi non si abbasserà colla faccia sul pavimento, per venerare Nome sì grande, Nome sì maestoso, che di sé riempie il Cielo e la Terra? Chi non gli presterà gli omaggi dovuti rammentandosi per Gesù e per Cristiano, ed imitandolo, poter aspirare alla gloria del Paradiso?

Colloquio.

O Ammirabile in vero onnipotente Gesù, se dal lume della Fede insegnata di propria bocca non fossero stati aperti gli occhi di nostra mente, ed illuminati, come mai avrebbero potuto intendere i vostri misteri. Sarebbono stati sempre sepolti nelle tenebre dell’ignoranza, senza la vostra illuminazione dice il diletto discepolo, ed avvolti fra le ombre della morte. Grazie sieno sempre sempre immortali al nostro dolcissimo Gesù, che pietà lo prese di Noi, ed aprendoci le porte del Cielo ci costituì eredi del Paradiso. E se il cuore nostro tutto si riempie di gioja per gli ricevuti doni, non sia oziosa la lingua in lodarne il Donatore dicendo.

Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore dell’ammirabile Potenza di detto Nome.

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Nono giorno / 2 Gen
Considera Anima divota come il nome di Gesù non solo trionfò della morte, e del peccato, spossando di tutte le sue forze l’inferno, ma benanche da sopra la Croce discacciò il demonio dall’usurpato dominio del mondo, attraendo tutto a se stesso. Non solo trionfò de’ persecutori, come di un Saulo nella via di Damasco, confuse in Roma i suoi avversari per mezzo dei SS. Bernardino da Siena, e Giovanni da Capistrano; trionfò altresì dei Nemici della Fede, nell’Ungheria, ed in Belgrado, facendo che pochi fedeli invocando Gesù prostrassero e vincessero grandi eserciti dell’Imperatore Ottomano. Infatti ad imitazione del Serafico Patriarca Francesco imbevendo la divozione ai suoi figli, i primi furono che risvegliassero di Gesù i trionfi ergendoli il primo Altare in Antisidero di Francia, sino a che venuto S. Bernardino ne fu dichiarato da Eugenio IV. principale inventore, dicendo characterem Nominis Iesu ipse Bernardinus de novo adorandum invenerat, estendendosi a tutto il Cattolico Mondo l’Ufficio, la venerazione, l’ossequio. E se il Serafico di Assisi rinnovò il mondo raffreddato nella Passione del Redentore, il Santo da Siena, suo figlio rinnovò da per tutto quel Santissimo Nome, che fu l’origine del nostro riscatto.

Giusto fu adunque, che il Pontefice Sisto quinto per propagarne i trionfi impartisse giorni cinquanta d’indulgenza a chi salutando gli altri dicesse: Sia lodato Gesù Cristo, ed altrettanti a chi rispondesse Amen, e plenaria Indulgenza, a chi se non colla lingua, almen col cuore lo invocasse in punto di morte. Se dunque tanto bene ha a noi apportato il gloriosissimo Nome di Gesù, consagriamo a lui come faceva S. Metilda il nostro cuore, le nostre potenze, le nostre parole, che spirino quella dolcezza, che spira Gesù, le nostre operazioni, che manifestino quelle che pratticò Gesù in terra, umiltà, sofferenza, carità, zelo, amore, che così anderemo a trionfare con Gesù in Cielo.

Colloquio.

O Amabilissimo, e dolcissimo Gesù nostro Dio, nostro Salvadore, nostro Padre, e come potremo noi miserabili creature corrispondere a tanto amore, che dimostraste, e tuttavia dimostrate in verso di noi? Certamente voi solo potrete, come Dio, a Voi stesso apportare giusta compensa, perché noi siamo come non fussimo nel vostro cospetto. E poi qual cosa abbiamo che non sia vostro dono? Sì amabilissimo nostro bene! Tutto è vostro, e come tale ve lo ritorniamo offerendovi con questa Novena al vostro Nome tutti noi stessi. Ma perché sappiamo dilettarvi dell’amore, vi doniamo tutti il nostro cuore, che n’è la fonte. Ricevetelo come vostro, e se non è degno di voi, depuratelo dalle imperfezioni, e difetti, acciò ripulito, e terso in esso si vegga stampato Gesù, non ami che Gesù, altro non pensi che Gesù, e per soverchia gioia communicando tali affetti alla lingua, venghi lodato Gesù, e benedetto per tutti i secoli de secoli Amen.

Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria, in onore de’ Trionfi di detto Nome.

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Coroncina riparatrice al Santissimo Nome di Gesù

Sui grani grossi della Corona del Santo Rosario si recita il Gloria e la seguente efficacissima preghiera suggerita da Gesù stesso:

“Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo – eppure incomprensibile Nome di Dio – in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare.
Amen”

Sui grani piccoli si dice 10 volte:

“Cuore Divino di Gesù, converti i peccatori, salva i moribondi, libera le Anime sante del Purgatorio”.

Si conclude con:
Gloria al Padre, Salve o Regina e l’Eterno riposo…

Novena del Santo Natale n. 9

Novena del Santo Natale n. 9

Innamorati di Maria

Cari amici,
iniziamo la Novena in preparazione al Santo Natale seguendo le preghiere composte da S. Alfonso Maria De Liguori.

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9° giorno:

Adorato mio Bambino, io non avrei l’ardire di stare ai tuoi piedi, se non sapessi che tu stesso m’inviti ad accostarmi a te. Giacché tu sei venuto in terra a perdonare i peccatori pentiti, perdona ancora, mentre mi pento sommamente di aver disprezzato te, mio Salvatore e Dio, che sei così buono e tanto mi hai amato. Tu in questa notte dispensi grazie grandi a tante anime, consola anche l’anima mia. La grazia che voglio è la grazia d’amarti, da oggi in avanti, con tutto il cuore; infiammami tutto del tuo amore. Ti amo, Dio mio fatto bambino per me. Deh, non permettere che io lasci mai d’amarti.
O Maria, Madre mia, tu tutto puoi con le tue preghiere, altro non ti domando, prega Gesù per me.

3 Gloria al Padre…
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.

Impegno di oggi:Trovare il tempo per andare in Chiesa 15 minuti prima per “adorare Gesù” e sperimentare questa sua reale presenza, liberando la mente dai pensieri facendo silenzio interiore per ascoltare la sua voce nel cuore. (Se non si può fare oggi, lo si può fare negli otto giorni dopo il Natale, purchè si trovi il tempo).

Riflettiamo…

L’ importanza del Natale è racchiusa nella Sacra Famiglia, Giuseppe, Maria e Gesù. Pensiamo a questi due sposi che hanno accettato e poi ricevuto la venuta del Signore in seno alla loro neo-famiglia. Una grande responsabilità li attendeva, ma per ubbidienza e fede hanno accolto amorevolmente il Signore, divenendo così i migliori genitori in assoluto che la storia ricordi.

Ogni famiglia del mondo dovrebbe accogliere Gesù nel proprio seno, cercando in tutti i modi di poter esserne degni. Se Maria e Giuseppe hanno provato grande senso di responsabilità e gioia nel voler accogliere il Redentore così anche noi dovremmo assoggettarci a questo alto senso di accoglienza sincera e devota. L’Amore chiede Amore, Gesù vuole essere considerato ed amato, Egli scende nel mondo quasi in punta di piedi, non con fragore assordante, ma nel pieno silenzio di una notte gelida. Facciamo come il bue e l’asinello, provvediamo allora a riscaldarlo con il nostro amore e la nostra fede, se vogliamo veramente accettarlo per sempre.

La storia della Chiesa cristiana è partita dalla Nascita di Nostro Signore, Egli si è proposto nella maniera più dolce e amorevole possibile, ha scelto una Famiglia povera ma già devota e adesso, dal cielo, è il Re di ogni famiglia. Ma lo è veramente? Lo rendiamo tale? Non separiamoci dal Natale! Dobbiamo accogliere Cristo per tutta la durata della nostra vita e non ricordarci della Sua venuta solamente il 25 Dicembre. Ricordiamoci costantemente cosa ha rappresentato per noi tutti la sua discesa dal Cielo. Il vero motivo per cui ha voluto assumere la natura umana.

Cercherò di accogliere Gesù sempre, non solamente a Natale.

Farò in modo che il mio cuore sia la sua culla e contemplerò la sua straordinaria bellezza ogni giorno.

Prenderò ad esempio la Sacra Famiglia come modello di vita.

PREGHIERA NEL GIORNO DELLA SOLENNITÀ

Mio Gesù, Figlio del Creatore del Cielo e della terra, tu in una gelida grotta hai una mangiatoia come culla, un pò di paglia come letto e poveri panni per coprirti. Gli Angeli ti circondano e ti lodano, ma non sminuiscono la tua povertá.

Caro Gesù, Redentore nostro, più sei povero, più ti amiamo poichè hai abbracciato tanta miseria per meglio attirarci al tuo amore. Se fossi nato on un palazzo, se avessi avuto una culla d’oro, se fossi stato servito dai più grandi principi della terra, ispireresti agli uomini maggiore rispetto, ma meno amore; invece questa grotta dove giaci, questi rozzi panni che ti coprono, la paglia su cui riposi, la mangiatoia che ti serve da culla: oh! Tutto ciò attira i nostri cuori ad amarti!

Ti dirò con San Bernardo:” Più Tu diventi povero per me, più sei caro all’anima mia !”.

Poichè se ti sei ridotto così, lo hai fatto per arricchirci dei tuoi beni, cioè della tua grazia e della tua gloria.

O Gesù, la tua povertà ha indotto tanti Santi ad abbandonare tutto: ricchezze, onori, corone, per vivere poveri con te povero.

O mio Salvatore, stacca anche me dai beni terreni, affinchè divenga degno del tuo santo amore e di possedere Te, bene infinito.

Ti dirò dunque con Sant’ Ignazio di Loyola:” Dammi il tuo amore e sarò ricco abbastanza; non cerco altro, Tu solo mi basti, o mio Gesù, mia Vita, mio Tutto!

Madre cara, Maria, ottienimi la grazia di amare Gesù e di essere sempre da Lui amato”.

Così sia!