Archivio | 13 ottobre 2012

Io sono la Madonna del Rosario 13 ottobre 1917 “Continuate a recitare il S. Rosario ogni giorno”

 

 

 Io sono la Madonna del Rosario
13 ottobre 1917
“Continuate a recitare il S. Rosario ogni giorno”

Cari figli,
oggi vi invito a cominciare a dire il Rosario con fede viva, così io potrò aiutarvi. Voi, cari figli, desiderate ricevere grazie, ma non pregate, io non vi posso aiutare dato che voi non desiderate muovervi. Cari figli, vi invito a pregare il Rosario; il Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia, così comprenderete perché sono da così tanto tempo con voi: desidero insegnarvi a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!
Messaggio del 12 giugno 1986

Già il solo Rosario può fare miracoli nel mondo e nelle vostre vite. Io vi benedico e rimango con voi finché Dio lo vuole. Grazie perché non tradirete la mia presenza qui e grazie perché la vostra risposta serve al bene e alla pace. 

25 gennaio 1991
Si giunge al 13 Ottobre 1917: l’attesa per il grande prodigio promesso dalla “Signora” è spasmodica.
Verso le 11 del mattino incomincia a piovere: la folla (che a quell’ora tocca le 70.000 persone) resta stoicamente sul po­sto, con i piedi nel fango, con gli abiti inzuppati, in attesa del­l’arrivo dei tre pastorelli.

Giunta alla Cova da Iria, mossa da un impulso interiore, Lucia dice alle persone di chiudere gli ombrel­li per recitare il Rosario.
Tutti obbediscono, e si recita il Rosario.
Subito dopo la Signora appare sul leccio.


“Che cosa vuole da me? “
Voglio dirti che desidero che si eriga qui una Cappella in mio onore, perché io sono la Madonna del Rosario. Con­tinuate a recitare il Rosario ogni giorno. La guerra finirà presto e i soldati ritorneranno alle loro case.
“Ho molte cose da chiederle: la guarigione di alcune perso­ne ammalate, la conversione dei peccatori e altre cose… “
Alcune le esaudirò, altre no… è necessario che si emen­dino, che chiedano perdono dei loro peccati“.
Quindi con espressione triste dice: “

Non offendete più Dio, Nostro Signore, perché Egli è già troppo offeso!


Sono queste le ultime parole che la Vergine pronuncia al­la Cova da Iria.

A questo punto la Madonna, aprendo le mani, le fa riflettere sul sole e, mentre sale, il riflesso della Sua persona è proiettato sul sole stesso.
Questa è la ragione per cui Lucia grida forte: “Guardate il so­le!!“.
Quando la Vergine scompare nelle immense distanze del firmamento, oltre al sole i pastorelli vedono San Giuseppe con il Bambi­no Gesù e Nostra Signora vestita di bianco con un manto blu. San Giuseppe con il Bambino Gesù benedicono il mondo. Poco dopo, questa visione scompare e i pastorelli vedono Nostro Signore Gesù Cristo e la Vergine sotto le apparenze di Addolorata e infine ancora la Madonna, questa volta sotto le apparenze di Nostra Signora del Carmelo.

Ma cosa vedono le folle presenti in quell’ora alla Cova da Iria?
Al grido di Lucia: “Guardate il sole!” tutti alzano istintivamente lo sguardo verso il cielo. Ed ecco che le nubi si squarciano, la pioggia cessa e appare il sole: il suo colore è ar­genteo, ed è possibile fissarlo senza restarne abbagliati. Improvvisamente il sole prende a girare vorticosamente su se stesso, emettendo in ogni direzione luci azzurre, rosse, gialle, che colorano in modo fantastico il cielo e la folla attonita. Tre volte si ripete questo spettacolo, finchè tutti hanno la impressione che il sole precipiti su di loro. Dalla moltitudine erompe un grido di terrore! C’è chi invoca: “Dio mio,
miseri­cordia!”, chi grida: “Mio Dio io credo in Te!”, e chi in ginocchio nel fango, recita l’atto di pentimento.
Il prodigio solare dura circa dieci minuti ed è visto contem­poraneamente da settantanlila persone, da semplici contadini ed uomini colti, da credenti ed increduli, da gente venuta per vede­re il prodigio annunciato dai pastorelli e gente venuta per beffarsi di loro.
Tutti testimonieranno gli stessi fatti avvenuti nello stesso momento. Al termine del fenomeno, nonostante la pioggia precendente ogni persona si ritrova completamenta asciutta.

ALLA BEATA VERGINE DI FATIMA
 
Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, noi abbiamo bisogno di Te. Deside­riamo la luce che s’irradia dalla tua bontà, il conforto che ci proviene dal tuo Cuore Immacolato, la carità e la pace di cui Tu sei Regina. Ti affidiamo con fiducia le nostre neces­sità perché Tu le soccorra, i nostri dolori perché Tu li lenisca, i nostri mali perché Tu li guarisca, i nostri corpi perché Tu li renda puri, i nostri cuori perché siano colmi d’a­more e di contrizione, e le nostre anime perché con il tuo aiuto si salvino. Ricorda, Madre di bontà, che alle tue pre­ghiere Gesù nulla rifiuta. Concedi sollievo alle anime dei defunti, guarigione agli ammalati, purezza ai gio­vani, fede e concordia alle famiglie, pace all’umanità. Richiama gli erranti sul retto sentiero, donaci molte vocazioni e santi Sacerdoti, proteggi il Papa, i Vescovi e la santa Chiesa di Dio. Maria, ascoltaci e abbi pietà di noi. Volgi a noi i tuoi occhi
misericordiosi. Dopo que­sto esilio mostra a noi Gesù, frutto bene­detto del tuo grembo, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.
SUPPLICA ALLA MADONNA DI FATIMA
per il 13 Maggio e il 13 Ottobre

O Vergine Immacolata, in questo giorno solen­nissimo, e in quest’ora memoranda, in cui appa­rendo per l’ultima volta nelle vicinanze di Fati­ma a tre innocenti pastorelli, vi dichiaraste per la Madonna del Rosario e diceste d’essere venuta ap­positamente dal cielo per esortare i cristiani a cambiar vita, a far penitenza dei peccati e a recita­re ogni giorno il S. Rosario, noi animati dalla vo­stra bontà veniamo a rinnovarVi le nostre promes­se, a protestarVi la nostra fedeltà e ad umiliarVi le nostre suppliche. Volgete, o Madre amatissima, su di noi il vostro sguardo materno ed esauditeci. Ave Maria

1 – O Madre nostra, nel vostro Messaggio ci avete prevenuti: «Una propaganda empia diffon­derà nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzione alla Chiesa. Molti buoni saranno martirizzati. Il S. Padre avrà molto da soffrire, va­rie nazioni saranno annientate». Tutto purtroppo si va tristamente verificando. La S. Chiesa, nono­stante le immense effusioni di carità sulle miserie accumulate dalle guerre e dall’odio, viene combat­tuta, oltraggiata, coperta di scherno, impedita nel­la sua divina missione. I fedeli con parole mendaci, ingannati e travolti nell’errore dai senza Dio. O Madre tenerissima, pietà di tanti mali, date forza alla S. Sposa del vostro Divin Figliolo, che prega, combatte e spera. Confortate il S. Padre; sostenete i perseguitati per la giustizia, date coraggio ai tri­bolati, aiutate i Sacerdoti nel loro ministero, susci­tate anime d’Apostoli; rendete fedeli e costanti tut­ti i battezzati; richiamate gli erranti; umiliate i ne­mici della Chiesa; conservate i fervorosi, rianimate i tiepidi, convertite gli infedeli. Salve Regina

2 – O Madre benigna, se l’umanità si è allonta­nata da Dio, se errori colpevoli e perversioni mora­li col disprezzo dei divini diritti e l’empia lotta con­tro il S. Nome, hanno provocato la Divina Giusti­zia, noi non siamo senza colpa. La nostra vita cri­stiana non è ordinata secondo gl’insegnamenti del­la Fede del Vangelo. Troppa vanità, troppa ricerca del piacere, troppa dimenticanza dei nostri eterni destini, troppo attaccamento a ciò che passa, trop­pi peccati, hanno giustamente fatto gravare su di noi il pesante flagello di Dio. Diradate, o Madre, le tenebre del nostro intelletto, corroborate le nostre fiacche volontà, illuminateci, convertiteci e salvate­ci.
E pietà vi prenda anche delle nostre miserie, dei nostri dolori e dei nostri disagi per la vita quotidia­na. O Madre buona, non guardate i nostri demeri­ti, ma la materna vostra bontà e venite in nostro soccorso. Otteneteci il perdono dei nostri peccati e dateci il pane per noi e le nostre famiglie: pane e lavoro, pane e tranquillità per i nostri focolari, pa­ne e pace imploriamo dal vostro Cuore materno. Salve Regina

3 – Si ripercuote nell’anima nostra il gemito del Vostro Cuore Materno: «Bisogna che si emen­dino, che domandino perdono dei peccati, che non offendano più Nostro Signore, che è già tanto offe­so. Sì, è il peccato, causa di tante rovine. È il pec­cato che rende infelici i popoli e le famiglie, che se­mina di spine e di lacrime il sentiero della vita. O Madre buona, noi qui ai vostri piedi ne facciamo una promessa solenne e fervorosa. Ci pentiamo delle nostre colpe e siamo confusi nel terrore dei mali meritati in vita e nell’eternità. E invochiamo la grazia della S. Perseveranza nel buon proposito. Custoditeci nel vostro Cuore Immacolato per non cadere in tentazione. È questo il rimedio di salvez­za che ci avete indicato. «Il Signore per salvare i peccatori, vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».
Dunque al Vostro Cuore Immacolato Dio ha affidato la salvezza del nostro secolo. E noi in que­sto Cuore Immacolato ci rifugiamo; e vogliamo che tutti i nostri fratelli erranti e tutti gli uomini vi trovino asilo e salvezza. Sì, o Vergine Santa, trion­fate nei nostri cuori e fateci degni di cooperare ai trionfi del vostro Cuore Immacolato nel mondo. Salve Regina

4 – Permetteteci, o Vergine Madre di Dio, che noi rinnoviamo in questo momento la nostra Con­sacrazione e quella delle nostre famiglie. Sebbene tanto deboli noi promettiamo che lavoreremo, con l’aiuto Vostro, affinché tutti si consacrino al vostro Cuore Immacolato, che specialmente… (Trani) no­stra diventi tutta un trionfo con la Comunione ri­paratrice nei primi sabati, con la consacrazione delle famiglie dei cittadini, con il Santuario, che dovrà sempre ricordarci le materne tenerezze della vostra Apparizione a Fatima.
E rinnovate su di noi e su questi nostri deside­ri e voti, quella materna Benedizione che ascen­dendo verso il Cielo, donaste al mondo.
Benedite il S. Padre, la Chiesa, il nostro Arci­vescovo, i sacerdoti tutti, le anime che soffrono. Benedite tutte le nazioni, le città, le famiglie e gli individui che si sono consacrati al Vostro Cuore Immacolato, perché in esso trovino asilo e salvez­za. In modo particolare benedite tutti coloro che hanno cooperato all’erezione del Vostro Santuario in Trani, e tutti i suoi associati sparsi in Italia e nel mondo, benedite poi con materno amore tutti coloro che disinteressatamente lavorano per la dif­fusione del Vostro culto e il trionfo al Vostro Cuo­re Immacolato nel mondo. Amen. Ave Maria

 

13 ottobre: Anniversario dell’ultima apparizione a Fatima

 

13 ottobre: Anniversario dell’ultima apparizione a Fatima
Il miracolo del sole
Oggi ricordiamo l’anniversario dell’ultima apparizione di Fatima e questa necessariamente ci porta a scoprire il meraviglioso miracolo che è avvenuto durante l’ultima apparizione della Mamma Celeste: Il miracolo del sole.
Negli ultimi anni sentiamo spesso del miracolo del sole, documentati con foto o video, nei diversi luoghi legati alle apparizioni mariane. E’ importante così scoprire che cosa sia il vero miracolo del sole, cosa ha significato il miracolo del sole avvenuto a Fatima e che messaggio offre questo miracolo.
Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitarlo tutti i giorni… È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”. – Questo è il primo messaggio della Vergine ai tre pastorelli.

La Madonna, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai veggenti di Fatima un grande miracolo, affinché tutti credessero: man mano che si avvicinava il giorno fatidico, l’attesa diventava sempre più impaziente e mobilitava folle mai viste precedentemente.

Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del 19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da Dona Madalena de Martel Patricio: “Si erano spopolati paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia sulle strade gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…”.

E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida, dà questa descrizione: “Sulla strada s’incontrano i primi gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti scalzi.

Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima, ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.

A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande fiasco”.

Il momento fissato era il mezzogiorno solare. La pioggia cessò e alcuni istanti dopo i tre bambini vedono il lampo e Lucia grida: “Silenzio! Silenzio! Viene la Madonna, viene la Madonna!”.

E la Madonna, per l’ultima volta, viene a posare i suoi piedi verginali sopra l’elce dei giorni precedenti.

Lucia entra in comunicazione diretta con lei e non sente la mamma che le dice: “Guarda bene, figlia; guarda di non ingannarti!”.

Una nube argentea avvolge il candido gruppo come una tenue voluta di incenso.

Lucia si rivolge con la semplicità di sempre alla Vergine che le appare: “Che volete da me?” “Voglio dirti che si costruisca qui una Cappella in mio onore. Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno presto alle proprie case”“Ho molte grazie da chiederVi. Le esaudirete?”, esclama Lucia. – “Alcune sì, altre no”, risponde la Vergine. E aggiunge: È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”.

E, assumendo un’aria di tristezza, continua: Non offendano più Gesù che è già troppo offeso”.“Non volete più niente da me?”, domanda infine Lucia. – “Non voglio altro”, risponde la bianca Signora. – “Io pure non Vi chiedo più nulla”, conclude Lucia.

E la Madonna del Rosario si accomiata, per l’ultima volta, dai suoi tre confidenti.

La visione è più splendente del sole! Mentre i fanciulli contemplavano estatici, ha inizio il miracolo annunziato: stupendo come nessuno avrebbe osato sperare.

E furono testimoni del “miracolo del sole” circa sessantamila persone.

Mons. Angelo Comastri

Tratto dalla rivista “Madre di Dio”, ed.San Paolo (novembre 2003)

Il 13 ottobre 1930, col documento A Divina Providência, il vescovo di Leiria José Alves Correia da Silva dichiarò “degne di credito le visioni dei fanciulli nella Cova da Iria”, autorizzando ufficialmente il culto della Madonna di Fatima col titolo di Nossa Senhora de Fátima. Questo ha portato quindi anche al riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa cattolica della “natura soprannaturale del miracolo del sole”.
Desideriamo così sottolineare il significato della parola “miracolo” per la Chiesa:
S.Tommaso d’Aquino: «La parola miracolo deriva da meraviglia. E la meraviglia sorge dinanzi a effetti evidenti le cui cause rimangono occulte: così capita di meravigliarsi a chi vede un’eclisse di sole e ne ignora la causa, come fa osservare Aristotele [cfr. Metafisica, I, 2]. Può darsi però che la causa di un fatto sia nota a qualcuno pur rimanendo occulta ad altri. Allora il fatto può riuscire meraviglioso per alcuni, ma non per tutti: come di un’eclisse di sole resta meravigliato l’ignorante, ma non l’astronomo. Il miracolo, invece, è un fatto totalmente meraviglioso, poiché ha una causa veramente occulta per tutti. E tale causa è Dio. Quindi le opere compiute da Dio fuori dell’ordine delle cause da noi conosciute vengono dette miracoli» (Summa theologiae, I, q. 105, a. 7).
Il miracolo deve essere quindi in grado di “puntare” verso una causa corrispondente ed adeguata, che possa essere riconosciuta, in modo non ambiguo, nell’azione personale di Dio. L’azione divina, in quanto personale, non si esaurisce nel semplice fatto prodigioso in quanto tale, ma possiede una dimensione ed una finalità rivelative, è una comunicazione in favore dell’uomo.
Latourelle (1987) propone una formulazione strutturata e concisa definendo il miracolo come «un prodigio religioso, che esprime nell’ordine cosmico (l’uomo e l’universo) un intervento gratuito e speciale del Dio di potenza e di amore, che rivolge agli uomini un segno della presenza ininterrotta nel mondo della sua Parola di salvezza»”
Entriamo nei dettagli, attraverso le testimonianze dei presenti al miracolo del sole, comprendiamo un messaggio importante che tale miracolo ci offre: “La Vergine Santa aveva moltiplicato i suoi prodigi per confermare la verità delle affermazioni dei piccoli veggenti e, in definitiva, la verità del Vangelo di Gesù. Perché la preoccupazione di Maria è una sola: farci capire che quel che ha detto Gesù è tutto vero, anzi: è la Verità!”
 

Di fatti i bimbi, in un’apparizione, chiesero alla Madonna  di aiutarli e compiere un miracolo che dimostrasse inequivocbilmente che loro non mentivano.
La Madonna allora promise loro: In ottobre farò il miracolo perché tutti credano.

I racconti dei testimoni
Il resoconto di un testimone oculare, il dott. José Maria de Almeida Garrett, professore alla Facoltà di Scienze di Coimbra, Portogallo

 

“Saranno state circa le tredici e trenta pomeridiane quando, nel punto esatto dove si trovavano i fanciulli si alzò una colonna di fumo, sottile, bella e azzurrina, che si estendeva per almeno due metri sopra le loro teste, e a quella altezza evaporava.
Questo fenomeno, perfettamente visibile a occhio nudo, durò pochi secondi.
Non avendo preso nota della sua durata, non so dire se era più o meno di un minuto. Il fumo si dissolse improvvisamente, e dopo un po’ si riformò una seconda volta, e poi una terza.
Il cielo, che era stato nuvoloso tutto il giorno, improvvisamente si schiarì: la pioggia cessò e sembrò che il sole stesse per riempire di luce la campagna circostante, che in quella mattinata invernale appariva così malinconica.
Io stavo guardando il luogo delle apparizioni in una serena, anche se fredda, aspettativa di qualcosa che doveva accadere, e la mia curiosità diminuiva per il lungo tempo che era passato senza che nulla attirasse la mia attenzione. Il sole, pochi istanti prima, si era fatto largo tra la spessa coltre di nuvole che lo nascondevano e ora risplendeva chiaro e intenso.
Improvvisamente udii il clamore di centinaia di voci e vidi che la folla si sparpagliava ai miei piedi … voltava la schiena al luogo dove, fino a quel momento, si era concentrata la sua attesa e guardava verso il sole dall’altro lato. Anche io mi sono rivoltato verso il punto che richiamava lo sguardo di tutti e potei vedere il sole apparire come un disco chiarissimo, con i contorni nitidi, che splendeva senza offendere la vista. Non poteva essere confuso con il sole visto attraverso una nebbia (che non c’era in quel momento) perché non era né velato né attenuato. A Fatima esso manteneva la sua luce e il suo calore e si stagliava nel cielo con i suoi nitidi contorni, come un largo tavolo da gioco. La cosa più stupefacente era il poter contemplare il disco solare, per lungo tempo, brillante di luce e calore, senza ferirsi gli occhi o danneggiare la retina. [Durante questo tempo] il disco del sole non rimase immobile: aveva un movimento vertiginoso [ma] non come lo scintillìo di una stella in tutto il suo splendore perché esso girava su se stesso in folli giravolte.
Durante il fenomeno solare che ho appena descritto, avvenne anche un cambiamento di colore nell’atmosfera. Guardando verso il sole, ho notato che tutto stava diventando più scuro. Ho guardato prima gli oggetti più vicini e poi ho esteso il mio sguardo ai campi fino all’orizzonte. Vidi ogni cosa assumere il colore dell’ametista. Gli oggetti intorno a me, il cielo e l’atmosfera, erano dello stesso colore. Ogni cosa, sia vicina che lontana era cambiata, assumendo il colore di un vecchio damasco giallo. Sembrava che la gente soffrisse di itterizia e io ricordo di aver provato un senso di divertimento vedendo le persone sembrare così brutte e sgradevoli. La mia stessa mano era di tale colore.
Poi, improvvisamente, si udì un clamore, un grido di angoscia prorompere da tutti. Il sole, roteando selvaggiamente, sembrò staccarsi all’improvviso dal firmamento e, rosso come sangue, avanzare minacciosamente verso la terra come per schiacciarci con il suo peso immenso e ardente. Durante quei momenti provai una sensazione veramente terribile.
Tutti i fenomeni che ho descritto furono da me osservati in uno stato d’animo calmo e sereno, senza alcun disturbo emotivo. Interpretarli e spiegarli è compito di altri. Debbo dichiarare infine che mai, prima o dopo il 13 ottobre [1917] ho assistito a simili fenomeni atmosferici o solari”.

“Noi guardavamo senza difficoltà il sole – ci racconta il padre di Giacinta – e non accecava. Pareva che si spegnesse e si accendesse un po’ in un modo, un po’ in un altro. Gettava raggi di luce da un lato e dall’altro e colorava ogni cosa di differenti colori: gli alberi e il popolo, la terra e l’aria. Ma la cosa più stupefacente è che il sole non faceva male alla vista.
Tutto era quieto e tranquillo. Tutti tenevano gli occhi rivolti verso il cielo, quando ad un certo punto il sole si fermò e poi cominciò a danzare e a saltare: si fermò un’altra volta e un’altra volta cominciò a danzare, fino al punto che sembrò staccarsi dal cielo e venire sopra di noi. Fu un momento terribile!…”.

Maria da Capelinha ha dichiarato: “Il sole assumeva diversi colori: giallo, azzurro, bianco; e tremava, tremava tanto che pareva una ruota di fuoco che venisse a cadere sul popolo! Tutti gridavano: ‘Ahi, Gesù, qui moriamo tutti! Gesù, qui moriamo tutti!’.
Altri urlavano: ‘O Madonna, aiuto!’ – e recitavano l’atto di contrizione. Ci fu persino una signora che fece la confessione generale, e ad alta voce diceva: ‘Io ho fatto questo e quest’altro peccato…’.

Interessantissima è pure la descrizione rilasciata da P. Ignazio Lourenco: “Avevo allora appena nove anni e frequentavo la Scuola elementare del mio paese, che dista da Fatima 18 o 19 kilometri. Si era verso mezzogiorno, quando fummo sorpresi dalle grida ed esclamazioni di uomini e donne che passavano per la strada, davanti alla Scuola. La maestra fu la prima a correre sulla strada, senza poter impedire che noi ragazzi le corressimo dietro. Nella strada il popolo piangeva e gridava, indicando il sole: era il miracolo, il grande miracolo che si vedeva distintamente dall’alto del monte, ove è posto il mio paese. Mi sento incapace di descriverlo come anch’io lo vidi e sentii allora […].
Vicino a me stava un incredulo che aveva passato la mattinata a ridersi dei creduloni che facevano tutto quel viaggio a Fatima ‘per vedere una ragazza’. Lo guardai: era come paralizzato, assorto, spaventato, con gli occhi fissi al sole. Poi lo vidi tremare da capo a piedi e, levando le mani al cielo, cadere in ginocchio nel fango, gridando: ‘Nostra Signora! Nostra Signora!’ […].
Passati dieci minuti di fenomeni straordinari e terribili, il sole tornò al suo posto, nello stesso modo con cui era disceso, pallido e quasi senza splendore… Quando la gente si persuase che il pericolo era scampato, fu un’esplosione di gioia. Tutti proruppero in un coro di ringraziamento: ‘Miracolo, miracolo! Sia benedetta la Madonna!’ “.
Terminato il fenomeno solare, avvenne un fatto naturalmente inspiegabile: tutta quella gente, inzuppata d’acqua com’era, si ritrovò completamente asciutta.
La Vergine Santa aveva moltiplicato i suoi prodigi per confermare la verità delle affermazioni dei piccoli veggenti e, in definitiva, la verità del Vangelo di Gesù. Perché la preoccupazione di Maria è una sola: farci capire che quel che ha detto Gesù è tutto vero, anzi: è la Verità!

Intervista ad Anna Cabral de Camara Ribeiro Ferreira

Di origine aristocratica, lucida, semplice nel raccontare l’avvenimento,
ella ha già narrato il miracolo allo stesso Papa Giovanni Paolo II, quando questi andò in Portogallo a visitare Fatima. Vera matriarca, ha più di cento discendenti diretti, tra nipoti e pronipoti.
La Santa Vergine ha voluto concludere le sue apparizioni a Fatima davanti a cinquantamila persone, compiendo un prodigio in cielo visibile da tutti coloro che si trovavano sul posto e nelle vicinanze. Si trattava di attirare l’attenzione di tutta l’umanità sul messaggio che Ella aveva appena trasmesso ai tre umili pastorelli d’Aljustrel, villaggio del Portogallo allora sconosciuto che ha raggiunto in tal modo la gloria e la fama nella Storia.
S’intende che questa fantastica “danza del sole” non ha soltanto commosso le persone che vi hanno assistito. Oggi meraviglia anche tutti coloro che vengono a conoscenza dell’avvenimento, autenticazione soprannaturale del messaggio che nel corso di sei mesi Nostra Signora ha comunicato a Lucia, Giacinta e Francesco.

Un amico di Spunti ha incontrato a casa sua, nel Portogallo, la Signora Anna Cabral de Camara Ribeiro Ferreira, la quale ha assistito al miracolo del sole durante l’ultima apparizione della Santa Vergine a Fatima ìl 113 ottobre 1917.

Che età aveva al momento del miracolo del sole?
Avevo quattordici anni quando sono andata con mio padre, mia madre, mio zio, mia zia e le mie due sorelle a vedere ciò che accadeva a Fatima.

E’ stato in occasione di quale apparizione?
Per l’ultima apparizione, quella del 13 ottobre, il giorno in cui Nostra Signora aveva annunziato – e noi lo sapevamo – che durante l’ultima apparizione Ella avrebbe dato un segno affinché tutti credessero che Lei appariva ai pastorelli sull’albero, il leccio.
Ed é quello che è successo. Noi siamo giunti ed abbiamo constatato che laggiù non c’erano altro che dei lecci. Pioveva da diversi giorni e c’era quindi molto fango. Ad un certo momento la folla si è aperta per lasciar passare i tre pastorelli che si avviavano verso il leccio dove Nostra Signora era solita apparire e dove, oggi, esiste una piccola cappella.
Poi la pioggia è cessata. I pastorelli sono passati vicino a noi e sono andati ad inginocchiarsi sotto l’albero dove Nostra Signora era apparsa. Essi hanno cominciato a pregare il rosario assieme a noi. Lucia, la più grande, ha interrotto ad un tratto la recitazione del rosario e ha detto, rivolta ai presenti: Guardate il sole! Ci siamo rivolti verso il sole che si era affacciato dopo la scomparsa delle nuvole e lo abbiamo visto danzare; faceva dei giri come una ruota, si aveva l’impressione che scendesse e lanciasse una miriade di faville. Avevamo tutti una grandissima paura! Dopo aver avuto l’impressione che il sole andasse a schiacciarsi sulla terra, ci siamo tutti messi in ginocchio nel fango ed abbiamo cominciato a pregare, terrorizzati. Tutto questo è durato poco tempo, il sole si è fermato all’improvviso. Io posso assicurarle che la gente era sollevata. Tutti si sono alzati ed abbiamo continuato a pregare. Abbiamo capito che era proprio un miracolo, che era il segno annunziato e tutti abbiamo creduto.
Vorrei raccontarle un’altra cosa che soltanto noi abbiamo visto. Proprio davanti a noi c’era una contadina con un enorme paracqua e, quando le persone pregavano, lei le accompagnava. Era talmente concentrata nelle sue preghiere che non faceva attenzione al sole e non aveva visto nulla. E’ rimasta per tutto il tempo sotto suo paracqua a pregare. D’un tratto ha girato la testa verso l’alto ed ha detto: Ah, la Madre Santa, San Giuseppe, il Bambino Gesù! Mio padre si è girato e ci ha detto: Povera donna! E’ cosi nervosa che vede la Sacra Famiglia attraverso il suo parapioggia. Ma noi l’abbiamo rispettata e l’abbiamo lasciata in pace, poveretta.
Qualche tempo dopo, Lucia ha raccontato che dopo la scomparsa della Santa Vergine, era apparsa loro la Sacra Famiglia. Dunque, quella contadina, con assoluta certezza e benché non avesse visto il miracolo del sole perché era raccolta in preghiera, è stata ricompensata per la sua devozione da Nostra Signora che probabilmente le ha lasciato vedere la Sacra Famiglia.
Questo è ciò che ho visto e ciò a cui ho assistito!”

Un altro fatto è testimoniato da tutti i presenti: mentre prima del prodigio solare la folla aveva gli abiti letteralmente inzuppati di pioggia, dieci minuti dopo si trovò con gli abiti completamente asciutti! E gli abiti non possono andare soggetti ad allucinazioni!

In conclusione ciò che desideriamo sottolineare è il significato che questo miracolo ci offre: l’importanza del messaggio di Fatima per l’umanità che Dio ha voluto confermare al mondo intero, attraverso la Sua potente presenza.
Abbracciamo il messaggio di Fatima e ascoltiamo gli inviti che la nostra Mamma Celeste ci fa tutt’oggi: conversione, preghiera (soprattutto la recita del rosario quotidiano), sacrifici, consacrazione al Cuore Immacolato. Questi sono le vie per la salvezza personale e per la salvezza delle anime, per la riparazione delle offese fatte a Dio e al Cuore Immacolato.

LA NOSTRA RISPOSTA AL MESSAGGIO DELLA MADONNA
Tratto da: Edizioni «Il Cuore della Madre» – Apostolato Mondiale di Fatima

LE GRANDI LINEE DI UN ITINERARIO

Gli avvenimenti di Fatima, – questi singolari inter­venti di Maria nella nostra storia, – non restano un episodio isolato, come un bel monumento nella storia. Essi sollecitano una risposta da parte nostra. Sono come un filo di grazia che attira e coinvolge la nostra collaborazione per intessere quella storia di salvezza che Dio ha disposto per i nostri tempi.

Ma se noi non accogliamo questo «filo di grazia», se non vi intessiamo attorno la nostra vita, noi venia­mo meno alla nostra responsabilità di collaboratori con Dio nel costruire la storia.

Come accoglieremo dunque il Messaggio della Madonna?

1. Dobbiamo, anzitutto, credere nella missione che Iddio Le ha assegnata in ordine alla salvezza degli uomini.

2. Dobbiamo, attuare quella «conversione di vita» alla quale la Madonna ci chiama.

3. Dobbiamo, sentirci solidali con gli uomini e cor­responsabili con loro nel piano della salvezza.

4. Dobbiamo esprimere questa presa di coscienza dei rapporti che abbiamo con Dio, con Maria, con il mondo e degli impegni che ne derivano, con un gesto veramente responsabile qual’è la «consacrazione o affidamento».

5. Dobbiamo vivere ogni giorno il nostro impegno e tenerlo nutrito con sagge pratiche di pietà.

6. E tutto questo piano di lavoro lo dobbiamo im­medesimare con la nostra vita; dobbiamo sen­tirlo radicato nella nostra realtà di «Chiesa»; dobbiamo dilatarlo in tutte le nostre dimensioni di «Chiesa».

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